In Italia, un’invalidità civile riconosciuta con una percentuale del 48% rientra nella fascia delle invalidità moderate. Questa percentuale può dare accesso ad alcuni benefici e agevolazioni, ma non è sufficiente per ottenere prestazioni economiche dirette, come la pensione di invalidità o l’assegno mensile.
Ecco i principali vantaggi e diritti che possono derivare:
- Agevolazioni lavorative e professionali
Iscrizione alle liste di collocamento mirato: Se la persona è disoccupata e desidera accedere a opportunità di lavoro riservate ai disabili (secondo la legge 68/1999).
Possibilità di accedere a percorsi di inserimento lavorativo tramite centri per l’impiego. - Agevolazioni sanitarie
Esenzione parziale dal ticket sanitario per determinate prestazioni, a seconda della patologia e della regione di residenza.
Possibilità di accedere a cure specifiche o riabilitative, laddove previsto. - Agevolazioni fiscali
Accesso a detrazioni fiscali per spese mediche e assistenziali, se collegate alla patologia invalidante.
Eventuali sconti o agevolazioni su alcune imposte regionali o comunali, se regolamentato localmente. - Benefici indiretti
Facilitazioni nella richiesta di supporti tecnici o protesici (come ausili ortopedici, protesi, etc.), con eventuale contributo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). - Contributi e agevolazioni regionali
In alcune regioni, possono essere disponibili ulteriori benefici, come contributi per spese sanitarie, trasporti o adattamenti dell’ambiente domestico.
Limiti dei benefici
Con un’invalidità civile al 48% non si ha diritto a:
– Pensioni o assegni mensili di assistenza (richiesti almeno il 74% di invalidità).
– Permessi lavorativi (legge 104/92), a meno che non vi sia un riconoscimento di handicap
Avv. Antonio Laudando
